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Malibu, 25 novembre 2018

Matt Thomson era in piedi nel suo ufficio di fronte alla vetrata che dava sull’Oceano, località Malibu e teneva in mano una coppa di Champagne.

Matt Axl Thomson realizzato con l’aiuto di Midjourney

Ad un certo punto suonarono alla porta e si voltò verso di essa, tenendo uno sguardo sul proprio ufficio a pianta quadrata e pieno di oggetti antichi, quadri sparsi sulla parete di destra.

-Avanti! – disse a chi doveva entrare.

Si fece avanti un uomo di religione con una tunica bianca, la bibbia tra le mani e che aveva i capelli a caschetto di colore grigio.

Matt fece cenno al prelato di sedersi sulla sedia dalla parte opposta della scrivania dove sedeva; appoggiò il bicchiere dopo aver bevuto l’ultimo sorso e si preparò a parlare col tale.

Padre Samuel Legea, sono sorpreso della sua vita. Va tutto bene nella sua comunità a Frankville? Ha potuto portare altri fedeli? –

Il prete si schiarì la voce e prese la parola.

-Mio caro Signor Thomson le sono eternamente grato per gli ingenti finanziamenti che ci ha dato per la comunità. Sta crescendo sempre più ed è merito suo. La mia è una visita di cortesia. Dato che sono venuto fin qui, se vuole confessarsi … –

Thomson sorrise e scosse il capo.

-La mia anima è condannata già in vita perché io, con le mie forze e le mie finanze, sto combattendo una guerra contro le società segrete per recuperare manufatti del Segreto Vecchio Mondo che lei, immagino, non considera nemmeno. Chieda a Dio se può aiutarmi o proteggermi da loro! –

Padre Legea si adirò per il comportamento del suo finanziatore e, di tutta risposta, s’alzò e fece per lasciare l’ufficio.

-Auguro che il suo Dio la protegga! – disse Matt.

L’ospite se ne andò e sbatté la porta dell’ufficio.

Di lì a poco squillò il telefono fisso, posto sulla scrivania.

Lo mise all’orecchio sinistro.

-Signor Thomson, abbiamo trovato il sito ove riposa Kahos e siamo arrivati ben prima delle squadre mandate dal Consiglio, dagli Illuminati e dalla Legione.

Thomson strinse i pugni per aver ottenuto questa vittoria e chi si trovava dall’altra parte riprese il discorso dicendo:

-Il Generale Ouédraogo, però, non mi sembra molto propenso a permetterci di scavare e portarlo via. Ci ha minacciato di ucciderci e io ho detto che la conoscevo… –

-Non aggiungere altro mio caro Ferdinand. Arriveremo con un volo privato io e Kip Sparrow per trattare con il suddetto generale. Gli farò un’offerta che non potrà rinunciare citando Marlon Brando ne Il Padrino. Stai pure tranquillo ove sei. Avvisalo che domani sarò da lui e ne varrà la pena! –

Matt Thomson riattaccò. Si alzò e si diresse sulla parete destra verso un oggetto in particolare: una maschera funeraria.

-Caro nonno Creag! Sei il mio antenato e ciò che hai fatto nella tua vita è degno di stima e la tua eredità la voglio portare avanti! –

La porta s’aprì e vi entrò un uomo con un’armatura in fibra di carbonio nera, capelli ricci e ben tenuti di colore bianco, pizzetto.

-Ah Kip, proprio te cercavo! Dovremo partire per lo stato di Rakabd perché abbiamo una grossa ed importante missione da compire insieme. Ti darò il doppio di quello che già prendi! Preparati! –

Stato di Rakabad, 30 novembre 2018

I telegiornali di tutto il mondo diedero la notizia: il Generale Bruk Ouédraogo ha preso il potere nello stato centrafricano di Rakabad con un colpo di stato.

Ambasciatori e civili sono stati evacuati. –

Dietro a quel colpo di mano c’era Matt Axl Thomson.

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