I personaggi di Nana sono l’aspetto che più mi ha fatto arrabbiare.

La stragrande maggioranza dei personaggi di Nana è così brillantemente umana che mi ritrovo ad allontanarmi da questo manga/anime in egual misura con rabbia ma anche con simpatia: a tal punto che volevo abbandonarlo a metà perché i suoi personaggi mi hanno più che irritato.
La verità è che credo che ciò che ha fatto sì che questi personaggi mi irritassero così tanto è che i loro problemi erano così relativi, quello che gli accadeva erano cose così comuni, e la sorprendente riflessione di Nana sulle cose orribili che le persone possono fare, soprattutto quelle emotivamente danneggiate e fragili – mi ha fatto sentire male. La mia conclusione finale chiarirà ulteriormente perché mi sono sentito così irritato.

Tema centrale Nana

Il tema centrale di Nana o il tratto comune del cast principale è che tutti sono alla ricerca dell’amore, ma in realtà non proprio dell’amore, bensì della conferma. La conferma di essere importanti in qualche modo, ed è un’idea terribile che viene rappresentata molto bene in questi personaggi come Nana. Probabilmente il manga affronta un’infinità di altri temi, come cosa sia veramente l’amore, come ci si innamori, esplorando il genere della tragedia.

I migliori personaggi dell’anime e del manga di Nana.

In generale penso che molte persone che si sono avvicinate agli anime solo negli ultimi anni si stiano dimenticando di Nana. Ed è un peccato, perché è davvero meravigliosa.

Considerando che si tratta di un dramma romantico, sono i personaggi a sostenere il peso della serie e sono scritti meticolosamente per questo scopo.

Allerta Spoiler.

1. Nana-one, o “Hachiko”


Cominciamo con Nana-one, o “Hachiko”, come diventerà in seguito. Hachiko è premurosa, rumorosa, dipendente e spensierata. La sua visione dell’amore è piuttosto unilaterale. In altre parole, crede che l’amore sia qualcosa che va custodito con cura e che può solo portare felicità. Attraverso le relazioni che intrattiene, si rende conto che l’amore non è così semplice. L’amore porta sia piacere che dolore, sia per chi lo riceve che per chi lo dà. Quando Hachiko inizia a sperimentare questi diversi lati dell’amore, anche il suo carattere inizia a cambiare. Se all’inizio il suo punto di vista sul mondo è piuttosto immaturo, alla fine della serie è chiaro che capisce che l’amore non è così idealista come credeve all’inizio.

2. Nana-due.

Probabilmente uno dei personaggi migliori, se non il migliore, della serie è Nana-due, o semplicemente Nana. Come il resto del cast, i suoi rapporti con le persone che la circondano sono allo stesso tempo forti e difficili. Sebbene il suo comportamento dia l’impressione di essere fredda e stoica, in realtà è piuttosto tenera e sensibile nei confronti delle persone che la circondano. Sebbene non faccia mai di tutto per rendere noti i suoi sentimenti, è sempre in costante lotta per cercare di bilanciare le varie forme di amore che prova per tutti.

3. Shouji Endo

Shouji non mi piace affatto.


Ma dato che è così importante per la serie, sento di doverlo includere.

Non posso dire che Shouji sia un personaggio necessariamente profondo, semplicemente ha fatto una scelta che non riesco a condividere. Questa scelta non è stata nemmeno l’atto di tradire Nana, ma piuttosto la sua decisione di tenere tutto segreto e di non essere trasparente con la persona che amava.

4. Naoki Fujieda

Non c’è molto da dire su Naoki, tutti siamo consapevoli di quanto sia poco importante.

Sembrava un tipo simpatico, voleva essere il migliore amico di Yasu, quindi almeno aveva buon gusto, e si limitava a frequentare gli altri personaggi.

5. Sachiko Kawamura

Sachiko rientra nella categoria “discreto”.


Sicuramente non è molto subdola e nel complesso sembra essere una persona gentile. D’altro canto, però, ci stava provando con un uomo occupato, in modo piuttosto calcolato.

Ma, dal momento che si è sentita in colpa per averlo fatto e ha dimostrato di amare sinceramente il bastardo traditore, lascerò correre.

6. Nana Komatsu (Hachi)


Per quanto riguarda Hachi, in generale è stata probabilmente uno dei miei personaggi preferiti, la sua personalità allegra mi ricordava me stesso con i miei amici. E ho trovato che la sua purezza nella sua costante felicità fosse una boccata d’aria rinfrescante, ma nessun personaggio è perfetto. Quello che ho trovato ridicolmente fastidioso è stata la sua rottura con Nobuo, mentre era emotivamente vulnerabile in quel momento – la sua iniziale mascherata che sarebbe rimasta con Takumi per il bene di Nobuo, oltre a esserrsi poi dimostrata falsa, mi ha anche reso triste perché per Hachi è stato un sacrificio. Il che può essere interpretato come un’ottima cosa, perché in precedenza ha dimostrato di essere molto egoista ed egocentrica.

Il personaggio di Nana è stato una montagna russa, senza esagerare.

Una madre infelice genera negatività che la porterebbe facilmente a provare risentimento verso il proprio figlio, generando così una catena negativa di risentimento verso se stessa o semplicemente danneggiando un altro bambino. Il manga, purtroppo, non descrive molto l’istinto materno di Hachi con il bambino che sta crescendo in lei, come invece ha fatto con il suo rapporto con Shin. Di conseguenza, l’ipotesi che ho appena fatto credo sia abbastanza plausibile, anche se si potrebbe sostenere che il suo rapporto con Nana e il fatto che abbia visto il trauma che una cattiva educazione può lasciare su di te possa aver agito da contrappeso alla sua infelicità. Ma fortunatamente è felice nella relazione, o comunque la fa sembrare tale per la maggior parte del manga, quindi anche se la mia ipotesi è falsa, sarebbe un finale alternativo ancora più triste.

Ma data la tragica sorte di coloro che la circondano, la sua determinazione a rimanere positiva la fa sembrare uno dei personaggi emotivamente più forti.

7. Ren.


Non ho provato rabbia nei suoi confronti, ma nemmeno gioia. La gestione della sua relazione con Nana mi è sembrata a volte indelicata e lui non è certo esente da colpe. In particolare nel rapporto con Reira, la definizione di infedeltà è difficile da definire. Può andare dalla semplice attrazione fisica ad altro. Devo ancora trovare una definizione precisa, ma per me un’idea di base di ciò che costituisce esattamente una relazione è che è composta da almeno due elementi: un legame emotivo fino a un certo punto e la “chimica”. Ora, non è chiaro quali siano i sentimenti di Ren nei confronti di Reira in termini di attrazione o meno, ma ha comunque soddisfatto le condizioni dette sopra. Inoltre è evidente che Reira si comporta come farebbe un amante, soprattutto in termini di sostegno emotivo.

A mio parere, la situazione si sarebbe potuta disinnescare con la stessa facilità se lui e Reira si fossero seduti con Nana per parlare della loro relazione e non l’avessero resa segreta. Capisco che Reira avesse bisogno di Ren come supporto emotivo, come ho detto non c’era alcun segno che potesse maturare da sola e, essendo una persona delicata, Ren è diventato presto una necessità. Ma mantenendo il segreto con Nana non ha fatto altro che danneggiare ancora di più il loro rapporto. Certo, l’idea di sedersi con la propria “amica intima” e la propria fidanzata sembra assurda, ed è certo che avrebbe potuto rendere la relazione ancora più negativa se avesse suscitato ulteriori sentimenti di dubbio, ma non ha nemmeno cercato di porre rimedio al problema.

8. Takumi Ichinose


Inizialmente pensavo che avrebbe interpretato un personaggio secondario, che avrebbe presto lasciato Hachi con il cuore spezzato. Poi è arrivata la gravidanza e ho pensato che sarebbe cambiato. Perché Takumi è l’incarnazione di un uomo tossico con cui avere una relazione, perché il fatto è che non credo abbia una morale, tradisce e usa la maschera di protettore del gruppo per giustificare le sue azioni.

Mi spiego meglio: non ho nulla contro il fatto che sia un donnaiolo, o almeno non ce l’avevo fino a quando non ha sposato Hachi ed ha continuato altre relazioni, anche se iutili. L’infedeltà, a prescindere da come la si interpreti, che si tratti di una relazione occasionale o di una relazione molto impegnativa, è un atto orribile che distrugge tutto ciò che l’amore rappresenta. Sembro esagerato, e sono d’accordo che l’infedeltà non significhi sempre la fine di una relazione. Ma quando si dice di amare qualcuno, nella nostra cultura abbiamo creato questa versione idealizzata di ciò che dobbiamo aspettarci: che la persona che amiamo soddisfi i nostri infiniti bisogni e desideri, che sia un partner affidabile, come un migliore amico e un genitore, qualcuno di cui fidarsi, su cui fare affidamento emotivo, qualcuno di insostituibile, unico e devoto a noi. Ma l’infedeltà distrugge tutto questo e ci dice che il nostro partner non è questo, o almeno che non siamo gli unici per lui/lei.

Non siamo più unici, non siamo più insostituibili e potenzialmente non siamo più la persona a cui il nostro amante si rivolgerà.

Takumi è di gran lunga il personaggio più controverso della serie, in quanto appare come uno squallido manipolatore.
D’altro canto, però, è l’unico abbastanza coraggioso da affrontare certi problemi a testa alta.
Fa costantemente delle mosse che lo posizionano come l’alfa assoluto in ogni stanza in cui entra. Ma ha anche le sue debolezze, eccome se le ha.

9. Junko Saotome e Kyosuke Takakura.


Questi due hanno un posto in comune perché hanno lo stesso scopo narrativo. E anche perché non so dire quale dei due mi piaccia di più.

Sono il lato razionale dell’intera serie e di solito servono a dire ciò che deve essere detto a Hachi o a informare il pubblico di qualcosa.

Anche se rappresentano la ragione, non significa che abbiano sempre ragione su tutto.

Sono tranquilli e gentili, e non sono personaggi secondari, poichè passano abbastanza tempo sullo schermo.

10. Layla Serizawa


So che la maggior parte dei personaggi di questa serie sono sfortunati quando si tratta di amore. Ma quando parliamo di Layla è tutto un altra storia.

Layla è sembrata una combinazione delle due Nanas, essendo sia infantile ed emotiva che orgogliosa e spericolata.

La sua lotta per continuare a scrivere ballate d’amore dimostra quanto sia cambiata la sua percezione dell’amore, passando da Takumi a Yasu e infine a Shin.

Per quanto riguarda l’ultimo, basta non pensare alle implicazioni della loro differenza di età.

11. Nobuo Terashima


Voglio credere che Nobu fosse davvero quello giusto per Hachi.

Ha tenuto il cuore in mano e sembra davvero un ragazzo che vuole solo trovare l’amore.

Tuttavia, lo trovo anche piuttosto codardo, perché non riesce ad affrontare certe verità. Dichiara persino che preferirebbe credere a certe bugie piuttosto che accettare ciò che è successo ad Hachi.

Non posso biasimare troppo la sua immaturità, almeno non quanto Hachi. Ma lo fa apparire piuttosto semplice rispetto agli altri membri del gruppo.

12. Shinichi Okazaki.


Uno dei miei personaggi preferiti della serie è Shin. Shin, nonostante il suo aspetto, è tra le persone più mature e sagge del gruppo. Sebbene il suo passato sia misterioso e inquietante, i suoi problemi gli conferiscono una visione dell’amore esattamente opposta a quella di Hachiko. Mentre lei vede l’amore come qualcosa da ottenere, Shin lo vede come qualcosa da usare. All’inizio Shin usa l’amore per il proprio tornaconto personale, ma impara che le migliori ricompense dell’amore derivano dal fatto che non lo si può tenere tutto per sé e lo si può invece condividere con qualcuno a cui si tiene profondamente.

Pur essendo il più giovane del gruppo, aveva la lingua più tagliente. Così, ogni volta che qualcuno litigava con Shin, io stavo con il fiato sospeso.

La sua vita sentimentale, oltre a non essere legale, è alimentata da passione e lussuria. Un fatto che lo porta a interrogarsi più volte.

Non posso dire di approvare necessariamente tutte le sue azioni. Ma ho assolutamente amato il suo personaggio.

13. Nana Osaki


A mio parere, questa Nana è stata la più complessa, dal punto di vista narrativo.

Il suo egoismo e la sua gentilezza si scontrano più volte. E la sua vita sentimentale può essere vista solo come sfortunata.

Il suo orgoglio è la pietra miliare della sua personalità, ma non vuole nemmeno essere lasciata completamente sola. Perciò continua ad appoggiarsi ad alcune persone, mentre cerca di aiutare e/o controllare altre.

Personalmente, ho amato la sua personalità schietta e diretta e credo abbia dato allo show quel ritmo dinamico e drammatico che mi piace tanto.

14. Yasushi Takagi.

Se avete letto attentamente l’articolo, probabilmente questa non è una sorpresa.

Ogni personaggio della serie ha i suoi difetti. Ma Yasu sembra l’unico a non permettere che i suoi difetti danneggino altri.

Si può solo immaginare quanto debba essere stato doloroso vedere Nana tornare da Ren. Ma Yasu ha sempre guardato al quadro generale, con l’unico obiettivo di rendere tutti felici.

Non posso dire che consiglierei di imitare questa filosofia nella vita reale (non si avrebbe molto amor proprio se la si seguisse).

Pensieri finali

Ciò che mi ha davvero infastidito è stato il fatto che NON uno dei personaggi mi è sembrato un personaggio che volesse vivere per se stesso. Mi ha ricordato il motivo per cui non mi diletto nel genere “romance” come facevo un tempo, perché i personaggi non sembravano avere una spina dorsale, erano così presi dal tentativo di trovare l’amore e dalla convinzione che, così facendo, avrebbero trovato la felicità – che quando l’hanno trovato non avevano la minima idea di come vivere una relazione. Erano alla costante ricerca di validità, ma non sembravano mai godersi la vita e lasciarsi andare. Avrei voluto vedere più personaggi fare un passo indietro rispetto alla propria vita sentimentale per concentrarsi invece sul miglioramento di se stessi. E questo contribuisce anche al motivo per cui alla fine Hachi era uno dei miei personaggi preferiti, perché sembrava che si fosse in qualche modo svegliata, che avesse capito qual era il suo destino, eppure era ancora allegra, trovava ancora la felicità nella cucina e nel sostegno ai suoi amici. Si potrebbe attribuire il tutto a un’indole infantile.

Detto questo, credo che in Nana ci siano peracchie brutte persone. È così bizzarro perché è come se i personaggi fossero ridotti alle loro pulsioni di base, prendono decisioni in base all’umore del momento e trascurano le conseguenze delle stesse. Pur con tutti i loro difetti, mi sentivo felice quando un personaggio trionfava, anche se solo in minima parte.

Conclusione

Ok, finalmente il finale: In conclusione, sono contento di aver letto e guardato Nana? Diamine, sì, mi ha spinto a riflettere in modo positivo, mi ha fatto pensare e ora so perché è considerato un buon manga, e un buon Anime, perché i personaggi sono davvero ben pensati e caratterizzati. Ci sono pochi manga che hanno tirato fuori tante emozioni come questo, ce ne sono molti che mi hanno leggermente emozionato ma l’emozione che provo in questo momento è questa strana soggezione nei confronti dell’abilità dell’autrice di creare questi personaggi, alla quale faccio i miei complimenti.

Una cosa che credo la maggior parte dei lettori del manga possa affermare e su cui sono d’accordo è che è stato interessante leggere Nana, ma non sto dicendo che mi piacerebbe farlo di nuovo. O almeno, non a breve.
Lo stesso riguarda per l’anime.