Quando pensiamo a grandi saghe come Dragon Ball o Ken il Guerriero, il pensiero corre subito ai loro protagonisti: Goku, Vegeta, Ken, Raoh.
Sono figure titaniche, veri e propri simboli dell’eroismo e della forza.
Ma in ombra, attorno a loro, vivono decine di personaggi che, pur non essendo al centro della scena, hanno storie, dolori e percorsi capaci di riempire interi racconti.

E se, invece di tornare sempre sugli stessi eroi, si costruissero storie di gruppo proprio su di loro?

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Dragon Ball – Gli ultimi difensori della Terra

In un universo dove gli Dei e i Saiyan decidono il destino dei mondi, che ne è degli altri guerrieri rimasti indietro?
Un racconto corale su Tenshinhan, Yamcha, Crilin, C-18 e Videl potrebbe mostrare una Terra priva dei suoi “salvatori cosmici”.
Immagina un periodo in cui Goku e Vegeta sono lontani, e il pianeta è minacciato da una minaccia minore ma reale: un conflitto terreno, umano, fatto di resistenza e paura.
Non serve la distruzione dell’universo — basta la difesa del proprio mondo, insieme, con limiti e fragilità.
Un racconto su “gli ultimi difensori”, che mescola nostalgia, tensione e crescita interiore.

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Ken il Guerriero – I Guerrieri delle Rovine

Nel mondo devastato di Ken il Guerriero, ogni figura di contorno ha un passato di dolore e redenzione.
Una miniserie dedicata a Rei, Juza delle Nuvole, Shuren e Hyui del Vento, prima della caduta di Raoh, potrebbe mostrare il legame tra guerrieri condannati dal destino ma uniti da un ideale: difendere ciò che resta di umano.
Non servono i colpi di Hokuto o la leggenda di un Messia: serve la fratellanza nella rovina.
Un racconto dove la forza non è solo nei pugni, ma nella volontà di resistere.

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L’epica dei secondari

Ciò che accomuna questi esempi è l’idea che l’eroismo può vivere anche nei margini.
Non è necessario che ogni racconto ruoti attorno a un salvatore: a volte sono proprio le voci minori a rivelare le parti più umane di un universo.
Le storie di gruppo permettono di mostrare le conseguenze delle grandi battaglie, le ferite lasciate, la vita che continua dopo la gloria.

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Un futuro narrativo possibile

Se le grandi produzioni imparassero a valorizzare questi intrecci, potremmo avere Dragon Ball Stories o Ken Chronicles: mini-serie o romanzi dedicati ai personaggi dimenticati, riuniti da scelte e destini comuni.
Non servirebbe reinventare tutto: basterebbe guardare altrove, dove la leggenda incontra la quotidianità.

Perché anche senza il protagonista, un mondo può continuare a respirare.
E spesso, è proprio lì — nelle retrovie, tra chi resta — che nasce la storia più sincera.