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SNAKE COMMANDOS – 6 – La Caduta

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SNAKE COMMANDOS – 6 – La Caduta

Kip Sparrow, il braccio destro di Matt Axl Thomson, osservava il dittatore al balcone e il carro armato avanzare con gli Snake Commandos al seguito.

Prese la radio e contattò il suo committente:

-Rakabad sta per cadere mio signore. Ouédraogo non ha più speranze di salvezza, non so quanto potrà durare. Come agiamo? –

-Agiamo? Ho ottenuto ciò che volevo e non sono più in Africa. Kip, ti ringrazio per i tuoi servigi e se sopravvivrai ti verrà pagato ogni centesimo che ti avevo promesso; altrimenti andrà a tuo figlio Darren il tutto. Passo e chiudo! –

Matt Axl Thomson chiuse la comunicazione, lasciando Kip con l’amaro in bocca.

Strinse i denti ed accarezzava il grilletto del fucile d’assalto e avrebbe voluto uccidere chiunque in quel momento; si sentiva usato e nonostante avesse agito al meglio per il suo padrone e aver contribuito a creare uno stato fantoccio per circa due settimane, ora non sapeva come proseguire.

Scrollò le spalle e decise di lasciare il dittatore al proprio destino uscendo dalla porta di servizio della casa presidenziale.

Una volta uscito prese la rampa delle scale e scese per due piani.

Una volta al piano terra si trovò dinanzi a cinque uomini in canottiera verde, berretti rossi e dalla pelle nera, armati di kalashnikov.

Kip temette per la propria vita e puntò loro il fucile ma costoro gli fecero cenno di calmarsi.

-Mr. Thomson ci ha detto di proteggerla e portarla via da qui qualora fosse successo qualcosa. Ci vuole seguire? – disse il più alto dei cinque.

Kip annuì soddisfatto e se andò insieme a quegli uomini.

Ouédraogo prese la pistola e la puntò agli Snake Commandos, situati sotto di lui.

La squadra, però, scoppiò a ridere nel vedere il dittatore in uno stato a dir poco disperato.

Black Mamba si fece avanti con le mani alzate, tenendo il sorriso sul volto.

-Qualunque cosa facessi prima di diventare un capo di stato di una Repubblica fantasma che sta crollando per colpa della vostra incompetenza e basta vedere il carro armato che abbiamo preso! Non solo ne abbiamo preso il controllo ma eravate così impegnati a distruggere case e quant’altro che vi siete fatti del male da soli! –

Ouédraogo non volle rispondere a parola ma con un colpo di pistola che passò a poca distanza dall’occhio sinistro del leader degli Snake Commandos.

I suoi compagni accorsero al suo capezzale ma li fermò.

-Ci pensò io a questo idiota! –

Con il fucile d’assalto cominciò a sparare all’impazzata contro il dittatore attorno alla sua figura: un po’ a destra, un po’ a sinistra e sopra la testa.

Come conseguenza ebbe che il dittatore urinò nei pantaloni per la paura e per gli Snake Commandos fu naturale ridere a crepapelle.

-Anaconda! – disse Black Mamba.

Il pilota del carro armato alzò il cannone e sparò un colpo sotto il balcone, abbattendolo e portando al crollo e con esso cadde anche Ouédraogo sul terreno, rotolando per alcuni metri e portandolo ai piedi di Black Mamba.

Quest’ultimo appoggiò il piede destro sul petto del presidente e gli puntò la canna del fucile direttamente alla fronte.

-Che occupazione avevi? – chiese il leader.

-Ero membro del governo centrale che teneva sotto scacco questa regione privandola della propria libertà e io l’ho guidata …grazie anche a Matt Axl Thomson e Kip Sparrow! –

-Sappiamo che il tuo benefattore è già fuggito e chi ci ha ingaggiato gli sta dando la caccia. Non scapperà tanto facilmente e per quanto riguarda il suo braccio destro …al momento non sappiamo! Troveremo anche lui! –

Il presidente, con voce tremante, si mise anche a piangere.

All’improvviso arrivò Python, piegò le ginocchia e dopo aver tirato fuori il coltello lo trafisse al fianco sinistro per diverse volte.

Black Mamba lo prese di peso con ferocia.

-Che ti è saltato in testa? –

-Non meritava di vivere e abbiamo perso troppo tempo! –

Il leader si voltò e realizzò che il dittatore era morto, oltre che sconfitto.

-Andiamo alla ricerca di Sparrow. Thomson ci penserà il Consiglio a cercarlo. Muoviamoci capo! – disse Python in modo deciso.

FINE

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