SNAKE COMMANDOS – 1 – La Missione
Seguito di One vs All
Molti sapevano di chi ci fosse dietro il colpo di stato a Rakabad e quel tale era Matt Axl Thomson, l’uomo che voleva sfidare le società segrete de Gli Illuminati, La Legione e Il Consiglio e c’era da aspettarsi una reazione da soltanto una di loro; proprio la seconda aveva assoldato una squadra di mercenari chiamata Snake Commandos, esperta di guerriglia e combattere nella giungla. Era formata da cinque membri: il leader era Black Mamba e insieme a lui c’erano Rattlesnake, Python, Anaconda e Cobra, l’unica donna del gruppo.
Il loro elicottero stava sorvolando le zone di confine e l’arrivo era previsto tra poco.
Black Mamba, pelle nera, capelli neri al centro della testa con i lati rasati a zero abbigliato con una giacca aperta al centro, una maglietta grigia con dei simboli gialli al centro, tatuaggi sulle braccia caricava il proprio fucile d’assalto mentre la sua mente era occupata da pensieri davvero torbidi: il suo migliore amico, un fratello con cui ha combattuto anni in Afghanistan era stato accusato di aver ucciso un caporale e ora era indagato per l’omicidio venendo messo agli arresti domiciliari.
Prima della partenza i due si erano incontrati con il permesso dei militari.
Cobra, la donna del gruppo abbigliata con un vestito intero aderente di colore nero, pelle nera, capelli ricci di colore grigio si era accorta che il proprio capo era distratto e così si avvicinò alla sua posizione sull’elicottero.
-Sam! Ciò che stanno facendo a Klint è qualcosa di incredibile! So che tipo di persona è e non credo che sia responsabile di ciò che dicono! –
Black Mamba guardò la donna, si schiarì la voce e disse:
-Klint Baumstern è colui che si è preso una pallottola nella coscia per salvare una famiglia in un villaggio mettendoli nel pozzo e tornando, quasi dissanguato, a salvarli. Trovo davvero deplorevole accusarlo e spero venga assolto! –
All’improvviso l’elicottero cominciò a perdere potenza.
Black Mamba accorse alla cabina di pilotaggio da Python, il pilota addetto al trasporto che teneva sempre su gli occhiali di colore argento, giacca con il collo alzato, anch’esso di pelle nera, che provò a capire di cosa si trattasse.
-L’elica sta rallentando la propria potenza. – così disse.
Il mezzo venne colpito da qualcosa sul fianco sinistro, come se fosse stato lanciato un masso e ciò portò allo sbandamento.
-Che sta succedendo? – chiese Rattlesnake.
Quest’ultimo stava levigando il proprio coltello e sistemando i capelli corti oltre alle protezioni in fibra di carbonio alle braccia; inoltre era il membro del gruppo di origini asiatiche.
-Fossi più attento! Credo qualcosa ci abbia colpito! – rispose Python.
-Aprite il portellone che vado a controllare di cosa si tratta! Sapete che non temo niente! – disse Anaconda.
Costui era l’unico membro che aveva la pelle bianca oltre ai capelli biondi, pizzetto e aveva molte spille di colore argento sulla giacca nera e tra gli Snake Commandos era il più elastico, con un passato nella ginnastica artistica e non aveva paura.
Il portellone venne aperto ed Anaconda, dopo essersi agganciato con una corda ad una presa nel vano posteriore dell’elicottero ed uscì.
Notò di come era stato agganciato al trasporto un congegno che sembrava una roccia dal colore giallo ed erano presenti numerose lucine blu.
Tese l’orecchio destro e sentì dei leggeri beep e sgranò gli occhi.
-È un ordigno! Scendiamo subito! – tuonò Anaconda.
Lo scoppio avvenne poco dopo e si creò una piccola voragine sul vano posteriore del trasporto e Python dovette cercare di controllarlo.
Anaconda, Black Mamba, Cobra e Rattlesnake si sedettero allacciandosi le cinture.
-Speriamo in bene! – disse Cobra.
L’elicottero roteò diverse volte su sé stesso fino a quando non atterrò rovinosamente in uno specchio d’acqua profonda.